Back to Top CinemateatroNuovo - Magenta
via San Martino, 19 - 20013 Magenta (MI) - Botteghino 0297291337 - email: info@teatronuovo.com
RSS cinemateatroNuovo Facebook Twitter cinemateatroNuovo WhatsApp cinemateatroNuovo Telegram cinemateatroNuovo Instagram cinemateatroNuovo Youtube cinemateatroNuovo

ARCHIVIO PRIMEVISIONI

aprile 1999

A CIVIL ACTION

Regia: Steven Zaillian

Con: John Travolta, Robert Duvall, Kathy Bates, Sydney Pollack, Dan Hedaya, Stephen Fry, James Gandolfini, Zeljko Ivanek, John Lithgow, Kathleen Quinlan, Mary Mara, David Thornton, Ned Eisenberg

Nazionalità: U.S.A.

Durata: 105

Genere: Drammatico


Negli anni '80 a Boston, l'avvocato Jan Schlichtmann, penalista specializzato in cause per lesioni personali, viene a conoscenza di alcuni tragici fatti verificatisi a Woburn, una cittadina del Massachusetts. Otto famiglie avevano denunciato la Grace & Co e la Beatrice Foods, due industrie multinazionali con fabbriche in quella zona, per avere contaminato con sostanze chimiche l'acqua potabile e aver causato la morte dei loro figli per leucemia. Jan va a trovare le famiglie e, in un primo momento, rifiuta l'incarico: le possibilità di dimostrare la colpa delle industrie sono scarse e il piccolo studio di Jan non può farcela. Poi capisce la gravità della situazione, e decide di assumere la causa. Ma l'impegno è gravoso: si tratta di ricostruire eventi accaduti anni prima, ingaggiare geologi e esperti di chimica, consultare archivi, interrogare testimoni, rompere il silenzio sugli avvenimenti. In tribunale Jan deve vedersela con Cheeseman, avvocato della Grace, e con il ben più esperto Facher, legale della Beatrice. Quando il giudice Skinner fa esprimere in via preliminare la giuria, la Beatrice viene subito assolta da ogni colpa, mentre il processo si apre contro la Grace. Jan viene chiamato a New York dall'amministratore della Grace Al Eustis, che gli offre come patteggiamento 8 milioni di dollari. Jan rifiuta ma la crisi finanziaria in cui è precipitato dopo le spese sostenute lo induce ad accettare. A rifiutare sono i genitori dei bambini morti, che non cercavano risarcimenti economici. Jan cambia casa e studio, ma, tempo dopo, un nuovo indizio lo induce a presentare altri documenti in tribunale. La causa si riapre. E le due aziende sono condannate a chiudere e a pagare la bonifica dei luoghi.

Fonte: https://www.cinematografo.it/