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ARCHIVIO TI RACCONTO UN LIBRO 2009

25 novembre 2009

SENTIERI SOTTO LA NEVE

Scritto da: Mario Rigoni Stern

Compagnia: Roberto Citran

Con: Roberto Citran

Durata: 70


Come dice Corrado Stajano, Mario Rigoni Stern è una specie di cancelliere della memoria. Senza enfasi, e senza retorica fa capire bene con i suoi racconti essenziali, simile a un falegname o a un meccanico, com’è doveroso ricordare, come non si costruisce nulla sul vuoto della dimenticanza e del rifiuto del passato. La scrittura del poeta asiaghese, così densa di particolari e molto descrittiva, è anche estremamente cinematografica. Segue cioè il ritmo del racconto cinematografico. Si passa da un campo lungo a primi piani di volti, oggetti, voci che raccontano vicende profondamente umane. Da un treno che corre nella neve, a una mano che getta una carta sul tavolo.

Se il paesaggio dell’altopiano di Asiago fa spesso da sfondo ed è parte fondamentale della sua poetica, col suo linguaggio lirico e allo stesso tempo semplice, Rigoni Stern ci porta in un mondo pieno di ricordi, di odori, dove si riconosce il suono degli animali, gli abitanti del bosco, quel profumo intatto, non contaminato, che ti restituisce un universo pulito dove il rispetto per la natura e del prossimo sono valori fondamentali che non vanno dimenticati.
Fa venire fame, stanchezza e voglia di calore umano, Sentieri sotto la neve di Mario Rigoni Stern che Roberto Citran propone. Le parole che il protagonista snoda in percorsi lineari su e giù per la scena, sono una galleria di viaggi, sofferenze e solidarietà conosciute da un alpino che tornerà a casa al termine della seconda guerra, dopo un’odissea anche in campo di concentramento. Il valore aggiunto ai materiali tratti da "Quota Albania", "Tra due guerre", "Il bosco degli Urogalli" e dalle pagine che danno il titolo allo spettacolo, è la semplicità della voce e die modi Citran. Il resto è dato dal linguaggio naturalissimo di Rigoni Stern che ricorda, commuove e sdrammatizza". (Rodolfo di Giammarco, La Repubblica 16.02.2008)



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