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TRA RIGHE E REALTÀ
A volte lo scrivono anche, prima dell'inizio, che la realtà non c'entra. E chissà se è proprio vero, e sempre, che 'fatti e personaggi' sono puramente inventati...
Ma poi la realtà c'entra sempre, in un modo o nell'altro, tra una riga e l'altra, e si vede, e si legge.
A volte tanto, fin quasi all'autobiografia come nel romanzo di Calandrone; a volte meno, quasi sommersa dalla fantasia quasi impossibile com'è il Cimitero dei libri dimenticati inventato da Zafon. Ma anche qui la Barcellona franchista è reale, altroché.
Così come reali sono Israele ai tempi della seconda Intifada e l'Inghilterra ai tempi di Giorgio III, e non poco realistici i quattro amici dai desideri simmetrici e le sorelle Dashwood che incarnano ragione e sentimento.
È una delle cose belle dei libri, e dei romanzi in particolare, questo mischiarsi di fantasia e realismo, di storie inventate che sembrano vere, di contesti reali che la narrazione sfuma un po' nell'immaginazione...
Ancora una volta (ed è la diciannovesima) raccontiamo libri, sfogliamo pagine, scorriamo righe; godendo della fantasia e ritrovandone in mezzo la realtà.